DIETA CHETOGENICA: 3 fasi per dire addio ai chili in eccesso!
La dieta chetogenica o VLCKD (very low calory ketogenic diet) deve il suo successo ad un mix di fattori che la rendono efficace e facile da seguire. Permette di perdere 1.5-2 kg circa a settimana, garantendo il raggiungimento del peso desiderato in tempi più brevi rispetto alle diete tradizionali. Un riscontro così gratificante sulla bilancia contribuisce a motivare il paziente nel suo percorso di dimagrimento, grazie anche all’effetto euforizzante dei corpi chetonici, che inibiscono il senso di fame dopo sole 48-72 ore. È proprio sul meccanismo della chetosi che si basa questo programma che favorisce una perdita di peso quasi totalmente a carico del tessuto adiposo, preservando la massa magra grazie all’introduzione di proteine ad alto valore biologico.
Si tratta di un protocollo di transizione per dimagrire e rieducare il metabolismo ad un buon funzionamento in modo tale che, una volta raggiunto il proprio peso forma, si possa tornare ad uno stile alimentare corretto e non alle vecchie “cattive” abitudini. Per questo la dieta chetogenica si compone di 3 fasi, ciascuna delle quali con degli obiettivi intermedi da raggiungere.
La prima fase consiste nella sostituzione dei pasti con degli integratori proteici, dai gusti assortiti sia nel dolce sia nel salato. Questo semplifica la gestione quotidiana della dieta anche fuori casa, facilitando l’aderenza al programma e soddisfacendo il palato del paziente. In questa fase che, generalmente dura dai 14 ai 21 giorni, si raggiunge e mantiene lo stato di chetosi. I corpi chetonici contribuiscono alla scomparsa del senso di fame e, in assenza di zuccheri, l’organismo brucia i grassi convertendoli in fonte di energia.
La seconda fase, che porterà al raggiungimento del peso desiderato, prevede la graduale introduzione delle fonti proteiche tradizionali. Quindi in uno solo dei pasti principali, a discrezione del paziente, sarà possibile consumare alimenti proteici come carne, uova o pesce. Anche in questa fase, così come nella precedente, è consentito assumere delle verdure a basso indice glicemico e piccole quantità di olio crudo per il condimento.
La terza fase, detta anche fase di transizione, è particolarmente delicata: mira alla stabilizzazione e al mantenimento del peso raggiunto. Nel corso di questa fase inizia la reintroduzione graduale e controllata dei carboidrati. Di solito vengono inseriti prima i carboidrati semplici, come frutta e verdura, per poi passare a quelli complessi come cereali, pane e legumi. Lo scopo di questo step è rieducare le proprie abitudini per acquisire uno stile alimentare sano e variato, basato su un corretto bilanciamento dei vari nutrienti: carboidrati, proteine e grassi. È il momento giusto per riscoprire il benessere psicofisico che deriva da un leggero ma regolare esercizio fisico, compagno di viaggio per non incorrere in ricadute e non recuperare i chili persi.